Nominata anche come basilica, ebbe, almeno fino al '600, grande importanza religiosa ed amministrativa. Gravemente danneggiata, fu sottoposta ad un profondo rifacimento baroccheggiante e nuovamente consacrata nel 1643. Un ulteriore restauro si registra nel 1863.L'ultimo rifacimento, iniziato nel 1930 e concluso nel 1934, ha ridato alla chiesa il suo profilo romanico.Per la ricostruzione stilistica, curata dagli architetti Icchia e Corsini, fu scelta la strada dei criteri analogici adottando come modelli di rifacimento le basiliche paleocristiane di Ravenna. L'erezione dei muri perimetrali vide la riutilizzazione del materiale lapideo trovato in loco.
mercoledì 21 ottobre 2009
LA PIEVE DI PREDAPPIO
Nominata anche come basilica, ebbe, almeno fino al '600, grande importanza religiosa ed amministrativa. Gravemente danneggiata, fu sottoposta ad un profondo rifacimento baroccheggiante e nuovamente consacrata nel 1643. Un ulteriore restauro si registra nel 1863.L'ultimo rifacimento, iniziato nel 1930 e concluso nel 1934, ha ridato alla chiesa il suo profilo romanico.Per la ricostruzione stilistica, curata dagli architetti Icchia e Corsini, fu scelta la strada dei criteri analogici adottando come modelli di rifacimento le basiliche paleocristiane di Ravenna. L'erezione dei muri perimetrali vide la riutilizzazione del materiale lapideo trovato in loco.
domenica 18 ottobre 2009
LA PIEVE DI NOVAFELTRIA

L'attuale chiesa parrocchiale di Novafeltria è costruita sul perimetro di un'antica "pieve". Qui erano portati al Battesimo i bambini di Talamello, Perticara, Sartiano e Torricella.
Ma "in culto" che cosa significa? Semplicemente "pieve costruita in terreno coltivato", cioè in mezzo agli orti, non in mezzo agli alberi di un bosco.


giovedì 15 ottobre 2009
LA PIEVE DI POLENTA

La pieve romanica di Polenta, dedicata a San Donato e di cui si ha notizia dal 911, è stata resa celebre dalla poesia "La chiesa di Polenta" di Giosuè Carducci, in cui il poeta ricorda l’ospitalità ricevuta da Dante da parte di Guido da Polenta. "forse qui Dante inginocchiossi?"

La pieve si presenta a forma di basilica con travature scoperte. Le colonne, presumibilmente di origine longobarda, sono grosse e rotonde a strati di mattoni e pietra locale, con capitelli molto originali.

Pregevole anche la cripta, divisa in tre serie di volte da semplici colonne; era rimasta a lungo interrata ed é stata recuperata dal restauro del 1960.
Sul sagrato, dove un'erma ricorda il Carducci, nei mesi di maggio e settembre professori e letterati di prestigio si alternano nella lettura e commento della Divina Commedia. Il secondo sabato di settembre si ripete invece il raduno carducciano.
martedì 13 ottobre 2009
LA PIEVE DI SAN LEO
lunedì 12 ottobre 2009
LA PIEVE DI LONGANA
LA PIEVE DI SAN PANCRAZIO A RUSSI

venerdì 18 settembre 2009
LA PIEVE DI CARPEGNA
La Pieve di San Giovanni Battista di Carpegna è uno degli edifici ecclesiastici più antichi nel territorio del Montefeltro.
Si può perciò ipotizzare che in questo luogo esistesse una chiesa in epoca carolingia e che addirittura la sua fondazione possa essere spostata ai secoli IX e X. Come testimonianza del periodo carolingio troviamo nella pieve un pilastrino decorato con un nastro a treccia.
lunedì 14 settembre 2009
LA PIEVE DI MONTE SORBO
La Pieve di Santa Maria Annunziata sorge su un colle ( 441 s.l.m.) a pochi km a nord ovest di Mercato Saraceno. La zona nel IV sec. fu evangelizzata da S.Vicinio, ritenuto il primo vescovo di Sarsina, che qui vi giunse dalla Liguria a causa della persecuzione contro i cristiani voluta dall'imperatore Diocleziano. Su un rilievo antistante la facciata della pieve, si trova la fonte di S.Vicinio a proposito della quale, si narra che fosse il luogo dove il santo abbia condotto vita da eremita e dove sarebbe stato tentato dal demonio: la tradizione attribuisce a San Vicinio miracoli e prodigi tesi a liberare gli ossessi dalla possessione diabolica.
La data della fondazione della Pieve e' sconosciuta, ma la ricchezza e la tipologia dei reperti e degli elementi scultorei, fanno datare la sua costruzione al VIII° sec d.c. ...gli studiosi ritengono che il luogo ospitava gia' in epoca romana, una costruzione di carattere religioso: un tempio monumentale consacrato alla dea Cerere.
Anche se la prima notizia che la registra come pieve, risale all'anno 1223, e' certo che Santa Maria Annunziata assunse una notevole importanza fin dal secolo X, dato che un vescovo di Sarsina di nome Florentius, vi fu sepolto nel 995, come dimostra l'epigrafe sulla sua lastra tombale. Oltre che all'ampiezza della propria giurisdizione (da una fonte del 1384 apprendiamo che da essa dipendevano ben 14 cappelle vassalle) l'importanza della Pieve durante il medioevo era data dal fatto che la valle del Savio era una frequentata via di percorrenza dei Romei. La presenza di una pieve o di una abbazia con annesso un hospitale era di vitale importanza per i pellegrini che si recavano a Roma.
L'ingresso e' costituito da un semplice portale, con al centro una finesta al posto del rosone, mentre i gradini sono formati da pietre tombali.
Nonostante il fatto che l'aspetto esterno appaia modesto e costituito da materiali poveri, quali il laterizio, pietre di arenaria, gesso, pietre laviche incastonate nei muri perimetrali, la facciata della Pieve e' comunque impreziosita da antichi marmi di recupero.
L'abside (rivolto a est) e' semircolare con tre monofore e due lesene che non partendo dal basamento fanno supporre che originariamente, la parte che ne e' priva fosse inclusa nelle fondamenta della chiesa. La pieve e' stata oggetto di vari rifacimenti nel corso dei secoli e tra questi il piu' cospicuo pare essere quello del XII° secolo, improntato allo stile romanico. Nel muro dell' abside sono inseriti frammenti scultorei appartenenti ai secoli VI,VII e IX. Santa Maria Annunziata e' l'unica chiesa del territorio ad avere una pianta a croce greca.