giovedì 15 ottobre 2009

LA PIEVE DI POLENTA



La pieve romanica di Polenta, dedicata a San Donato e di cui si ha notizia dal 911, è stata resa celebre dalla poesia "La chiesa di Polenta" di Giosuè Carducci, in cui il poeta ricorda l’ospitalità ricevuta da Dante da parte di Guido da Polenta. "forse qui Dante inginocchiossi?"



La pieve si presenta a forma di basilica con travature scoperte. Le colonne, presumibilmente di origine longobarda, sono grosse e rotonde a strati di mattoni e pietra locale, con capitelli molto originali.




L'altare maggiore presenta un raffinato palio di marmo, ornato di croce latina e bassorielievi, di provenienza greca (del VII sec., restaurato nel 1960).

Pregevole anche la cripta, divisa in tre serie di volte da semplici colonne; era rimasta a lungo interrata ed é stata recuperata dal restauro del 1960.






Sul sagrato, dove un'erma ricorda il Carducci, nei mesi di maggio e settembre professori e letterati di prestigio si alternano nella lettura e commento della Divina Commedia. Il secondo sabato di settembre si ripete invece il raduno carducciano.





Sul muro della canonica vari stemmi tracciano la storia delle dominazioni e delle famiglie che hanno governato nelle terre di Romagna.